Sinergia tra tutte le strutture dedicate a questa situazione
Il serio percorso di studio e approfondimento intrapreso grazie al lavoro della commissione sul Terzo settore promossa da Adoa, Dipartimento di Economia aziendale dell’Università di Verona e UnebaVeneto ha avuto il merito, mettendole a confronto, anche di far emergere le splendide esperienze di cura e di aiuto alla persona bisognosa di cui il territorio della diocesi di Verona è incredibilmente ricco. Volontariato, disponibilità, cura dei dettagli, ma anche managerialità etiche ed efficaci consentono di guardare negli occhi il futuro, sviluppando sinergie tra gente concreta che anima realtà capillarmente diffuse su tutto il territorio.Oltre a questo coloratissimo e variegato mondo di piccole ma vivaci esperienzeconcrete e organizzate, la diocesi di S. Zeno, in particolare grazie ai tanti santi che qui hanno dato avvio alla loro missione, può contare su organizzazioni ben strutturate, diffuse anche alivello internazionale, che spesso costituiscono l’avanguardia del settore nel quale operano: come quelle nate dalla Congregazione dei Poveri Servi della Divina Provvidenza, tra i fondatori nel2000 dell’Associazione diocesana delle opere assistenziali. «Una cosa di certo l’abbiamo capita da quando l’esperienza di Adoa si è concretizzata – dichiara mons. Roberto Campostrini, presidente di Adoa –: Verona è dotata di una ricchezza unica di energie spese nel volontariato, nell’imprenditoria etica, nell’efficacia di organizzazioni nate dal carisma cristiano e che ad esso devono richiamarsi continuamente grazie alla relazione sinergica con le “realtà più prossime”. È nostro dovere trovare le modalità per rendere il carisma fondativo delle realtà ove ci impegniamo sempre presente ed attuale, ma soprattutto capace di ri-generare quell’originalità che le ha rese grandi testimonianze di amore per la persona più fragile».
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